Migranti Mediterranei
Inaugurato a Farneta l’angolo della Memoria Arbëreshë in occasione del 620° anniversario della nascita di Giorgio Castriota Scanderberg
Da secoli popolazioni di migranti si spostano sul Mar Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore accomunati dalla coltivazione della Tiade Mediterranea: una, ulivo e cereali.
Il prof. Massimo Osanna nel suo bel libro Mondo Nuovo viaggio all’origine della Magna Grecia descrive:
Una scoperta recentissima, avvenuta nel 2021 nelle profondità del mare (a circa 780 metri) tra le coste albanesi e quelle italiane, durante i lavori per l’installazione del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), fa luce su questa rotta seguita dalle navi corinzie verso Occidente, nella prima epoca della colonizzazione: il relitto testimonia il naufragio di una imbarcazione che nei primi decenni del VII secolo a.C. deve essere stata travolta da un uragano mentre stava attraversando il canale d’Otranto, a metà strada tra costa albanese e pugliese.
Migranti Mediterranei che tracciarono la rotta per comunità albanesi che si stanziarono sul suolo italiano tra XV e XVIII secolo, a seguito della morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg(1405-1468), protagonista della resistenza contro i turchi ottomani.
La comunità di Farneta, frazione del comune di Castroregio, grazie all’appassionata iniziativa dell’architetto Martino
Licursi nativo di Farneta e del dott. Ildo Pozzo, Castriota da parte di madre, come il condottiero albanese, ha voluto realizzare un angolo della memoria dal grande valore culturale e celebrativo della Cultura Arbëreshë con ricche tradizioni per musica, danza, costumi e cucina tipica.
La trasmissione intergenerazionale della lingua arbëreshë è una sfida, poiché molti giovani preferiscono parlare l’italiano standard o dialetti locali, l’angolo della memoria di Farneta diventa un presidio unico, come sottolineato dal sindaco di Castroregio, per la minoranza linguistica Arbëreshë in Italia che vive principalmente nelle regioni del sud Italia, in particolare in Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo e Sicilia.
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