Una persona, una storia: Luigi Gurakuqi!

di Tommaso Garofalo

Luigi Gurakuqi – Eroe della Rinascita Culturale Albanese e Ponte tra le Due Sponde dell’Adriatico

Tra le figure più luminose del Risorgimento albanese brilla Luigi Gurakuqi (1879–1925), intellettuale, patriota e instancabile promotore dell’identità nazionale.

Nato a Scutari, formatosi a Napoli, Gurakuqi è esempio vivente di quel legame profondo tra l’Albania e gli arbëreshë d’Italia, che ancora oggi unisce due popoli attraverso lingua, cultura e memoria.

Fu protagonista della Dichiarazione d’Indipendenza del 1912, e come Ministro dell’Istruzione promosse una scuola albanese moderna, libera e nazionale.

Contribuì alla codificazione della lingua albanese e fu una voce autorevole nel panorama culturale e politico della sua epoca.

Il suo pensiero e la sua azione incarnano il sogno di una nazione fondata sul sapere e sulla libertà. Morì in esilio, a Bari, città che lo accolse come uno di casa, dimostrando quanto la diaspora e la madrepatria siano un’unica anima divisa solo dal mare.

 

La Presidente del Parlamento albanese Elisa Spiropali, Tommaso Garofalo e il sindaco di Bari a dex.

Luigi Gurakuqi è oggi simbolo di unità culturale, ponte ideale tra le sponde dell’Adriatico, e faro per le nuove generazioni arbëreshe e albanesi.

Nota biografica:
Luigi Gurakuqi nacque a Scutari nel 1879. Studiò presso il celebre Collegio Saveriano e successivamente si laureò a Napoli, dove entrò in contatto con il pensiero liberale europeo.

Fu tra i protagonisti del Congresso di Monastir (1908), che unificò l’alfabeto albanese, e uno dei padri fondatori dell’Albania indipendente. Oltre alla carriera politica, fu scrittore, poeta, traduttore e promotore della stampa in lingua albanese.

Visse gli ultimi anni in Italia, dove fu assassinato a Bari nel 1925.

Tommaso Garofalo

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